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Start and Stop, conviene usarlo o meno? Svelata finalmente la verità

Start e stop non funziona perchéCos’è e come funziona il sistema start and stop(www.motorsportblog.it)

Negli ultimi anni, il sistema start and stop sulle automobili si è diffuso rapidamente, diventando un elemento quasi standard.

Questo dispositivo, particolarmente utile in ambito urbano, ha come scopo principale la riduzione delle emissioni inquinanti e il risparmio di carburante durante le soste prolungate. Di seguito, un’analisi aggiornata e approfondita sul funzionamento, i vantaggi e gli svantaggi di questo sistema, alla luce delle evoluzioni tecnologiche e normative più recenti.

Il sistema start and stop è una tecnologia che spegne automaticamente il motore a combustione interna dell’auto durante le fermate, come ai semafori o in situazioni di traffico intenso, e lo riavvia non appena il guidatore intende ripartire. Nei veicoli con cambio manuale, il motore si spegne quando l’auto è completamente ferma e il cambio è in folle. Nei modelli con cambio automatico o nelle vetture ibride, il sistema è molto più sofisticato: rileva con precisione il momento in cui il motore deve essere spento e riacceso, intervenendo anche nelle fasi di rallentamento, senza necessità di azioni manuali da parte del guidatore.

Una centralina elettronica gestisce l’intero processo, monitorando parametri quali la carica della batteria, la temperatura del motore e le condizioni climatiche, per garantire un funzionamento ottimale e sicuro. Ad esempio, il sistema non entra in funzione se la batteria è quasi scarica o se il motore non ha raggiunto la temperatura ideale. Inoltre, nelle vetture ibride mild o full hybrid, il riavvio del motore è spesso affidato al motore elettrico, rendendo il passaggio pressoché impercettibile.

Vantaggi del sistema start and stop

L’introduzione del sistema start and stop rappresenta un importante passo avanti nel contenimento dei consumi e delle emissioni di CO2, soprattutto negli ambienti urbani dove le soste sono frequenti e prolungate. I principali benefici sono:

  • Riduzione dei consumi di carburante: grazie allo spegnimento automatico del motore durante le fermate, si può ottenere un risparmio di carburante fino al 10-15%, a seconda del tipo di percorso e del veicolo.
  • Diminuzione delle emissioni inquinanti: spegnere il motore in pausa limita la quantità di gas nocivi emessi nell’ambiente, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria soprattutto nelle città congestionate.
  • Versatilità e disattivazione manuale: il sistema può essere disattivato facilmente tramite un pulsante presente sul cruscotto, consentendo al guidatore di scegliere se attivarlo o meno in base alle proprie esigenze o preferenze di guida.
  • Integrazione con le tecnologie ibride: nei veicoli ibridi, il sistema è particolarmente efficiente; il motore termico si spegne non solo a vettura ferma ma anche durante il rallentamento, aumentando così ulteriormente il risparmio energetico.
Start e stop non funziona perché

Perché e quando l ostart e stop non funziona(www.motorsportblog.it)

Nonostante i numerosi vantaggi, il sistema start and stop presenta alcune criticità che ne influenzano l’apprezzamento da parte di alcuni guidatori e la manutenzione del veicolo:

  • Stress su motorino di avviamento e batteria: il continuo spegnimento e riavvio del motore impone un carico maggiore sul motorino d’avviamento e sulla batteria, che devono essere progettati appositamente per questo tipo di utilizzo. Ciò può tradursi in una riduzione della durata di questi componenti e in costi di manutenzione più elevati rispetto a veicoli privi di questa tecnologia.
  • Impatto sul comfort di guida: nelle prime versioni, il riavvio del motore poteva essere percepito come brusco, causando vibrazioni e fastidi al guidatore. Anche se negli ultimi anni i sistemi sono diventati molto più raffinati e silenziosi, alcuni automobilisti preferiscono comunque disattivare la funzione per evitare qualsiasi disagio.
  • Limitazioni operative: il sistema non sempre è attivo, soprattutto in condizioni di temperature estreme o quando la batteria non è sufficientemente carica, limitando così i potenziali risparmi e benefici ambientali.
Roberto Arciola

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